Edizione 2000

La Scultura in Rosso

LA SCULTURA IN ROSSO 1° incontro internazionale di scultura in marmo rosso di Verzegnis 5 – 16 agosto 2000 Sella Chianzutan, Verzegnis (Udine)

GLI ARTISTI E LE OPERE

GIULIO AGOSTINIS
Luincis di Ovaro (Udine) Friuli Venezia Giulia – Italia
Nato a Tolmezzo (Udine) il 27 febbraio 1971, abita in Carnia a Luincis di Ovaro dove nel suo laboratorio coltiva la passione per le tecniche antiche di lavorazione dei materiali locali ed in particolare della pietra dolomia (in friulano Tof) che lavora con attrezzi e tecniche tradizionali (manaria da tof) abbinando al valore simbolico dei materiali le qualità funzionali ed estetiche. (Autore tra l’altro del campanile della Chiesetta di Prico in comune di Prato Carnico e della fontana della Chiesa del Carmine a Lenzone di Ovaro).
Senza Titolo (Prigionieri nel Giardino)

È stato ispirato dalla forma e dalle caratteristiche del masso a disposizione; scolpendolo ha continuamente e amichevolmente dialogato con lui, ha quindi ricavato il motivo espressivo a cui ognuno può dare il significato che più gli è congeniale in assoluta completa libertà. Provando a insistere nella richiesta su quale significato lui fosse orientato ad attribuire all’opera come persona, a prescindere dall’artista, ha mormorato a mo’ di concessione eccezionale un titolo: Prigionieri nel giardino.

PINUCCIO DEROSAS
Olbia, Sardegna – Italia
Ha preso parte a numerose personali nelle quali ha sempre dimostrato il suo valore artistico. Al 1989 risale la sua prima mostra personale ad Olbia, poi ha esposto a Sassari, a Milano, a Roma, a Bologna. E’ stato riconosciuto Accademico di Merito ricevendo l’Oscar dell’Arte per il valore ed il contributo dimostrati verso l’arte contemporanea. Ha partecipato a diversi simposi e concorsi di scultura. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in Europa e USA.
Aurum
L’autore arrivato da noi con la pioggia, come in altre precedenti occasioni, ha avuto notizia dell’eccezionale livello di piovosità annua locale (peraltro erronea nel dato fornitogli). Ha quindi rappresentato il “Sole” quale elemento essenziale per la possibilità di vita e valorizzazione del nostro, per lui unico, meraviglioso ambiente. Ha anche il significato di dono di scambio con il troppo sole che invece riscalda e brucia la sua isola.

MARIA CLAUDIA FARINA
La Spezia, Liguria – Italia Nata a La Spezia, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Carrara ed in seguito ha vinto una borsa di studio alla Kunstakademie di Monaco di Baviera. Le sue sculture ed i suoi monumenti pubblici sono in armonia con la natura e per questo risultano così coinvolgenti. Perfettamente inserita nella ricerca della scultura contemporanea. Le pietre della Farina, raggruppate in larga disposizione nel prato, s’impongono come protagoniste di antichi rituali. L’intervento della scultrice sulla pietra è controllato in modo che ciascun elemento mantenga le caratteristiche della sua materia, valorizzandone la personalità e conferendone un significato. Nonostante l’apparente semplicità, queste sculture vanno guardate con molta attenzione.
Dentro la storia
È stata subito ispirata dall’istoriato della cava letto in occasione dell’apertura della manifestazione. Partita dal difetto del masso a disposizione che, lesionato su tutto il suo perimetro, si è aperto a metà, ha voluto parlare dell’inizio dell’avventura scolpendo sulle facciate aperte della lesione i nominativi dei due pionieri rappresentanti il drappello che ha dato inizio all’origine della storia nel 1922. La lieve lucidatura nel bordo superiore delle lesioni nelle due parti vuole significare la generazione delle stesse da un unico elemento di origine.

ROBERTO FORGIARINI
Venzone (Udine), Friuli Venezia Giulia – Italia Nasce a Venzone (Udine) nel 1960. All’indomani dei sismi del 1976 si interessa con grande naturale predisposizione al recupero del patrimonio storico artistico di Venzone. L’innata passione per le opere d’arte, lo spinge ad intraprendere, prima a titolo del tutto hobbistico, poi con crescente impegno artistico, la strada della creazione di opere che portano il segno dell’amore per la materia e per l’elemento naturale. Oltre a dedicarsi alla creazione di opere artistiche, coerentemente, volge la sua professione al restauro degli elementi lapidei e dei manufatti di carattere storico. L’attività si svolge a Venzone. Di prossima apertura la mostra personale permanente nel Centro Storico della Cittadina medioevale.
La cava
L’autore è stato ispirato dal masso a disposizione e dal sito di estrazione; rappresentando quest’ultimo ha inserito elementi figurativi significativi quali la mano che tiene ben stretta la natura e i valori della stessa espressa dal laghetto alpino e dall’andamento delle cime sovrastanti: la lunga figura di Eolo corrisponde al naturale dono dell’elemento vento indispensabile per spazzare la polvere in cava e qualsiasi altra negatività o contrarietà.

PABLO AUGUSTO GARELLI
Buenos Aires (Argentina) Nato a Buenos Aires nel febbraio del ’60, studia all’Accademia di  Belle Arti di Buenos Aires per otto anni, diplomandosi prima Maestro di disegno e poi Professore di scultura. Ha realizzato varie mostre e performances con altri scultori. Mostre realizzate: 1986   Istituto di Cultura Americana, Buenos Aires; 1987   Galleria Pacifico, Buenos Aires   Salon de Dibujo, Avellaneda, Buenos Aires; 1989   Lignano (Udine); 1993   Chiesa dei Battuti, San Vito al Tagliamento (Pordenone); 1994   1° Mostra Interregionale di Scultura, Zoppola (Pordenone); 1995   2° Incontro Artisti Valdestali, Pordenone; 1996   Sauris di Sopra `Maternità” in pietra con lo scultore Alfredo Pecile;   Galleria Treff, Berlino;   Urtjei Ortisei Val Gardena (Bolzano); 1998   Simposio Internazionale di Scultura e Pittura, Sesto al Reghena (Pordenone);   “Serpiente” monumento in marmo rosa di Portogallo Melgar de Abajo, Castiglia, Spagna; 2000   Docente di Scultura presso l’ENAIP di Cordenons (Pordenone).
Torso femminile – Gloria
Per un breve lasso di tempo è stato titolato “Gloria”, ci sono grosse probabilità che così si chiamerà in futuro. Pablo affascinato dal suggestivo contesto ambientale di Sella Chianzutan, dagli straordinari effetti di luce che durante la giornata si moltiplicavano   modificavano dove lui scolpiva e in particolare dalla calda tonalità del “Rosso Verzegnis” ha avuto una folgorante ispirazione di espressioni e sensibilità sensuali nei confronti della pietra. Si consiglia di ammirare l’opera da una distanza frontale dagli opposti lati di almeno 10 passi per apprezzare gli effetti scultorei. Interrogato sul perché nelle sue opere non c’è mai la testa o è di dimensioni molto ridotte, risponde che con tutto quello che sta combinando di negativo e autodistruttivo il genere umano la testa non ce l’ha e lui non la può scolpire.

GIULIANO MANNUCCI
Volterra, Toscana – Italia È nato a Volterra (Pisa) dove tuttora risiede e lavora. Diplomato al locale Istituto Statale d’Arte, ha insegnato all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dall’87 si dedica alla scultura, esponendo con successo in diverse città italiane. Dal 1991 partecipa ad importanti simposi di scultura su pietra.
Vortice
L’autore ha voluto rappresentare il potere politico con sembianze di vortice che incombe sul genere umano per risucchiarlo nelle sue logiche di parte; le figure in movimento e in corsa rappresentano il tentativo di fuga dell’uomo per sottrarsi alla privazione della sua naturale libertà.

GIORGIO EROS MORANDINI
Mortegliano (Udine), Friuli Venezia Giulia – Italia
È nato a Mortegliano (Udine) ed ora risiede a Villanova di San Daniele. Ha frequentato la scuola d’Arte “Giovanni da Udine”. Da anni partecipa ad esposizioni collettive in Italia ed all’estero. Ha fondato il Simposio di scultura su pietra di Rive d Arcano. Dal 1998, in collaborazione con Piera Zürcher, tiene dei corsi di scultura ad Arzo (Svizzera).
Bella addormentata
Giorgio Eros ha voluto rappresentare lo stato e la condizione del “Rosso di Verzegnis” negli ultimi due decenni rimasto in letargo sul monte Lovinzola. Un dono della natura da raccogliere, modellare, plasmare, lucidare, toccare, amare, scolpire, che tutti aspettavano e che mai arrivava.

ISAIA MORO
Sutrio (Udine), Friuli Venezia Giulia – Italia
Artista eclettico, è nato il 18 marzo 1963 a Sutrio dove tuttora risiede. Da anni si dedica con entusiasmo all’intaglio del legno ed alla scultura, campo nel quale è particolarmente apprezzato per le opere ad archi e per le fontane. Ultimamente si è dedicato ai modelli in cera per creazioni artistiche in oro ed argento.
Il cramâr
Isaia ha voluto rappresentare il tenace pioniere del commercio ambulante carnico-friulano in Europa tra il XVI e il XIX secolo, quale indicazione e augurio al “Rosso di Verzegnis” per il pronto recupero dei mercati che, nel recente passato lo hanno reso famoso. E’ un invito anche alla comunità di cui fa parte ad aprirsi, confrontarsi per intraprendere e crescere nel rispetto dei saldi valori della nostra migliore tradizione.

SEUNG WOO HWANG
Corea del Sud
È originario della Corea del Sud. Nel ’79 si è diplomato al liceo artistico e nell’84 ha conseguito la laurea in Belle Arti all’Università di Young Nam. Ben presto si è trasferito in Italia, acquisendo crescente successo. Ha già partecipato a numerosi simposi e fiere d’arte in Italia, in Corea, in Israele, conquistando di frequente le prime posizioni.
Suono nel tempio
Ha scolpito un pregevole tempio dall’architettura orientale con una serie di fori che lo attraversano e trapassano in diverse direzioni; I’originalità dell’opera consiste nella funzione che la cavità interna del tempio ha di purificare e trasformare i rumori esterni in gradevolissime sensazioni musicali sonore attraverso il sapiente gioco del sistema di orifizi. Per l’ascolto si deve porre l’orecchio sull’orifizio più alto del tempio, salendo sui due gradini allo scopo predisposti.

Pagina aggiornata il 10/05/2024

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