LA SCULTURA IN ROSSO 5 – 14 agosto 2006 4° incontro internazionale di scultura in marmo rosso di Verzegnis Sella Chianzutan, Verzegnis (Udine)
GLI ARTISTI E LE OPERE
SESTILIO BURATTINI
Italia
È nato a Magione in provincia di Perugia, dove tuttora vive e ha aperto la sua casa-laboratorio immersa nel verde della campagna magionese. Attualmente insegna Tecniche del marmo e pietre dure all’Accademia di Belle Arti di Perugia. La sintonia con la materia è completa, frutto di un percorso fatto di lavoro manuale ma soprattutto intellettuale per giungere alla completezza del messaggio. L’attività espositiva l’ha condotto in diverse parti d’Italia e del mondo, ottenendo un notevole successo di pubblico e critica.
L’ululare del vento
Come il vento è un fenomeno naturale che consiste nel movimento ordinato, a volte orizzontale altre verticale, di un fiume d’aria che non corre in maniera diretta da un punto all’altro, la mia scultura vuole rappresentare la forza di Coriolis che tende alla rotazione.
Il vento è l’elemento ispiratore dell’opera realizzata e della mia espressione scultorea personale a cui ho voluto anche in questa occasione dare continuità.
Il vento non lacera solo la materia ma anche le coscienze degli uomini, e da quando su di me si è posata la foglia della vita, ogni volta cerco di rappresentare questa lacerazione in modo dolce ed armonioso perché l’ululare del vento richiami sempre noi stessi alla precarietà umana.
GIOVANNI DEFANT
Italia
È artista friulano, nato a Palmanova dove tuttora risiede. Nel 1985 inizia la sua attività come pittore e nel ’95 inizia a lavorare l’argilla approfondendo lo studio del corpo umano e della sua espressività. Dal ’98 inizia una ricerca sui valori dell’uomo contemporaneo. Nel 2001 inizia a lavorare la pietra seguendo i corsi dello scultore Giorgio Morandini. È laureato in Conservazione dei beni culturali, indirizzo contemporaneo, con una tesi sulla tecnica scultorea e sull’uso della pietra in Friuli da parte degli artisti locali.
Nodo misuratore di felicità
Felicità e ricchezza; l’aumento all’infinito del “tenore materiale di vita” dà una maggiore felicità ai componenti delle società contemporanee?
Quello che pare oggi evidente è che dopo aver raggiunto una soddisfacente ricchezza la nostra “felicità” non aumenti solo perché si possiede più cose materiali, anzi cala, siamo quindi presi da un’incolmabile insoddisfazione, si perde il contatto con la vita.
Vi è quindi un equilibrio misurabile tra ricchezza materiale e soddisfazione al di sopra del quale bisogna cercare assieme un’altra via. Le frecce ascendenti e discendenti indicano il valore misurabile dei due elementi.
Ruota attorno alla scultura e, toccandola, ricerca nei due rami avvolti l’equilibrio della tua felicità.
SIMONA DE LORENZO
Italia
Nata a Napoli consegue il diploma di maturità artistica al Liceo di Napoli e diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nelle frequentazioni dei laboratori artistici di Carrara apprende le tecniche della lavorazione del marmo. Dal 2000 si occupa di design artistico producendo sculture luminose in pietra per l’arredamento d’interni. Nel 2005 ha lavorato presso lo Studio di Scultura di Craig Medson & Fiona Mc Carron, QLD Australia. Partecipa a molte mostre in Canada, Cina, Olanda, Belgio, Germania, Australia nonché a vari simposi di scultura in Italia e all’estero dove ha realizzato molteplici sculture pubbliche.
Dove crescono libere e scarlatte
Cresce selvatica dalla pietra inerte, come la dolcezza sa emergere dalle parti più dure, nel ciclo perpetuo delle stagioni in cui la vita sboccia e appassisce e si rinnova.
Bisogna saper coglierla, seppur pungente, seppur consapevoli della sua effimera esistenza e goderne del delicato e avvolgente profumo…
NICOLE FIELD
Austria
Nata a Toronto, cresce artisticamente in Austria dove le sue capacità artistiche prendono forma dapprima nel mondo della pittura e successivamente nella scultura. Nel 1990 emigra nello Zimbabwe dove perfeziona le sue capacità tecniche su pietra partecipando a molti simposi ed esponendo in molte gallerie d’arte del continente africano ed in Europa, in particolare a Vienna. Attraverso i suoi lavori testimonia valori ed emozioni che le sono propri e rapportati alla realtà dei luoghi dove vive.
Abbraccio
Visitando questo luogo è stato per me come trovare un tesoro della mia infanzia.
Il poema-composizione in “Rosso” riflette le forme e le linee armoniose delle montagne circostanti.
La musa sdraiata sul suo fianco, abbraccia la pietra con la tenerezza di quando si ritrova un vecchio amico che pensavi perduto.
SZABÓ LÁSZLÓ
Ungheria
Nato a Györ (Ungheria) diplomato alla Scuola d’Arte di Budapest nel 1968.
Attualmente si dedica all’attività di restauratore, intagliatore e scultore su legno, marmo e granito. Sue opere sono esposte in numerose città dell’Ungheria, Spagna, Italia, Austria, Germania, Francia e Finlandia.
Nel 1980 riceve dal Ministero della Cultura Ungherese il titolo di “Maestro di folclore nazionale”. Nel 2004 riceve il più grande titolo onorifico come artista folcloristico dal Presidente della Repubblica ungherese.
Vince numerosi premi in Ungheria, Argentina, Francia, Italia e Germania.
Velocità
Il mondo attuale sembra preso da una frenesia incessante e l’uomo non riesce più a percepire i veri valori della vita, dalla famiglia all’amicizia fra i popoli, ai reali principi fondanti dell’amore e dell’onestà.
Con la mia scultura ho voluto, non completando il cerchio sovrastante, significare che la velocità ci porta tante volte a percepire il solo riflesso, ma la vita deve rimanere ancorata al dono terreno senza che qualcuno o qualcosa ce la possa portare via.
DUMITRU JON SERBAN
Romania
È di origine rumena, è nato infatti a Bucarest, dove si è diplomato presso il locale Liceo di Arti Plastiche. Iscritto all’Accademia di Belle Arti della capitale rumena, ne frequenta i corsi dal 1988 al 1994, perfezionandosi in scultura su pietra e in ceramica. Nel 1990 inizia la sua collaborazione con il Museo del Villaggio di Bucarest come restauratore. Nel 1992 segue un corso di perfezionamento presso il Politecnico di Brighton, in Inghilterra e nel ’96 si trasferisce in Italia, dove frequenta corsi di restauro. Ora vive e lavora a Udine.
Nel nome del padre…
Con il mio lavoro ho inteso intraprendere un dialogo tra i tre spazi vuoti, così come la Trinità genera fondamento e legame, le forme geometriche rendono armonico il contrasto dando un senso di stabilità.
Ho inteso eseguire la scultura sempre con delicatezza, soavità e con il fervore e la gioia dell’agire sulla materia dando luce e vita con uno spazialismo come sempre multiforme, affidandomi ad una sensibilità quasi religiosa per dire che l’arte vive anche di presenze diafane, appartenenti all’anima più che alla mente.
BLANKA VESELY
Repubblica Ceca
È nata a Praga e nel 1968 emigra assieme da famiglia in Svizzera. Autodidatta, frequenta corsi di modellazione e scultura sia a Praga che a Lugano. Partecipa attivamente a corsi e simposi di scultura su marmo alle cave di Arzo (CH), a Carrara e Pietrasanta. Partecipa inoltre a diverse mostre in Europa e oggi vive e lavora tra la nativa Praga e il Canton Ticino.
Anin… varin fortune
Con questa valigia, simbolo di partenze e ritorni, ho voluto ricordare l’emigrazione dei secoli scorsi, da un paese all’altro in cerca di migliori condizioni di vita, di lavoro ed anche di fortuna, non dimenticando chi ancora oggi si vede costretto a fuggire a causa dei conflitti.
Come allora non sempre le aspettative vengono ripagate, e si ritorna al paese natio, ponendo fine alla nostalgia e portando con se nuove esperienze di vita.
Pagina aggiornata il 10/05/2024